Zuckerberg sferra l’attacco a Elon Musk, ma non si tratta di jujitsu o altre arti marziali.
Dopo le schermaglie verbali attraverso i rispettivi canali social, la sfida tra Mark Zuckerberg ed Elon Musk (o meglio, tra Meta e Twitter) giunge ad un punto di svolta.
Non si tratta ancora della battaglia sul tappeto (per la quale comunque pare che entrambi si stiano effettivamente allenando, con tanto di trainer provenienti dalla UFC) ma del lancio di Threads, realizzata dal team di Instagram per condividere testi lunghi fino a 500 caratteri.
Avete capito bene: si tratta proprio del cosidetto “anti Twitter”, social preferito da numerosi influencer, giornalisti e politici, ed acquistato da Elon Musk lo scorso ottobre.
Threads si basa sul protocollo ActivityPub, uno standard aperto e decentralizzato per le reti sociali, che permette agli utenti di interagire anche con altre piattaforme. Inoltre, Threads si integra con Instagram, consentendo di sincronizzare il proprio account e di visualizzare e commentare le storie dei propri contatti.
Per accedere a Threads, basta scaricare l’app dal Play Store o dall’App Store e collegare il proprio profilo Instagram. Oltre a utilizzare il proprio nome utente di Instagram, si possono seguire gli stessi contatti che si seguono su Instagram: questo significa la totale interconnessione, tanto che una volta creato un profilo Threads, non c’è modo di eliminarlo senza eliminare completamente il proprio account Instagram.
Nel complesso le funzionalità sono simili a quelle di Twitter, come la possibilità di creare un nuovo post, visualizzare il feed degli utenti seguiti, mettere like, rispondere e ripubblicare i contenuti. Il feed si può visualizzare anche in base a criteri diversi, come cronologico, popolare o personalizzato. Nella parte dedicata alle impostazioni di Threads gli utenti hanno modo di gestire il proprio account, la privacy e le preferenze.
Prima di vederlo in Italia, dovremo attendere ancora un po’: Threads è attualmente in fase di test in alcuni Paesi, tra cui gli Stati Uniti, e si pensa che entro la fine dell’anno sarà disponibile a livello globale.
Per quanto riguarda i 27 paesi della UE ci sono da risolvere alcune questioni riguardo alla privacy e alla conservazione dei dati (similarmente a quanto visto recentemente con ChatGPT, le norme del vecchio continente richiedono un po’ di lavoro in più da parte degli sviluppatori e del team legale).
L’obiettivo dichiarato di Meta è quindi quello di attrarre una parte degli utenti di Twitter, che negli ultimi tempi ha ricevuto molte critiche per la sua gestione dei contenuti e della moderazione (non ultimo, il limite di lettura di 600 tweet giornalieri).
Threads vuole offrire una piattaforma sicura e innovativa, che possa competere con il gigante dei microblogging: la sfida con Twitter è aperta, ma il primo colpo è già stato assestato.
Zuckerberg ha infatti dichiarato di aver totalizzato oltre 10 milioni di iscrizioni nelle prime 24 ore: sicuramente un ottimo inizio, ma solo il tempo potrà dirci quanti di questi resteranno attivi e saranno effettivamente “rubati” al rivale Twitter.
Nel dubbio, restiamo in attesa della rivincita sul tatami!